Guerin Meschino

Nella mia testa il territorio è sempre stato qualcosa di magico, da poter e dover raccontare. Da tempo studiavo il materiale leggenadario legato ai Monti Sibillini e in particolare la leggenda della grotta fatata del Monte Sibilla, meta nei secoli di Cavalieri erranti: da Antoine De la Sale fino ad Andrea da Barberino che ne fa, nel 1409, teatro del suo più celeberrimo romanzo, quello del Guerin Meschino. Ci sono state due risposte agli stimoli di questo materiale, diverse nella forma e nel tempo. Questa è la prima, con la regia di Luigi Maria Musati, uno spettacolo importante, che mi ha visto solo in scena, una prova di forza che ha richiesto un grande impegno e che ho affrontato con determinazione. Grazie a Luigi Maria Musati siamo arrivati in porto e lo spettacolo ha visto la luce, non era affatto scontato.