La casa della Befana

Il mio impegno in questa singolare e affascinante festa di inizio anno è stato molteplice, da una parte ho creato un evento teatrale sull’attesa e sull’arrivo della Befana, la prima volta fu fatto a Fermo il 6 gennaio del 1990, dal quale nacque poi uno spettacolo teatrale da piazza e da giro, dall’altro ho ideato e costruito la cosiddetta “Casa della Befana” e tutto questo ben prima che Urbania ne facesse una sua prerogativa. Andiamo per ordine.

Il 6 gennaio 1990, Piazza del Popolo a Fermò ospitò l’evento di chiusura de “La Città Natale” 1989/1990, c’era uno spazio d’attesa in cui accadevano tante cose, amici che cantavano, che raccontavano, una sorta di veglia pomeridiana in quella grande casa che è la Piazza. Poi il momento dell’arrivo, con fenomeni eccezionali: luci che si spegnevano, bagliori, apparizioni di sagome befanesche alle finestre, indimenticabile quella di una Befana che era rimasta chiusa dentro il grande orologio di Piazza e che si vedeva in controluce dimenarsi nel quadrante. Infine l’arrivo, quando dalle finestre più alte del Palazzo del Comune scendevano le vecchiette al suono della musica dei ghostbuster. Le vecchiette erano gli scalatori della locale sezione CAI che avevo coinvolto in questo esperimento. “La Città Natale” quell’anno chiuse in bellezza, con migliaia di persone a testa in su e quintali di caramelle distribuite. Da quell’anno in avanti le torri di tutti i Comuni  delle Marche furono luoghi di discesa per le Befane, in una moltiplicazione che sembrava non conoscere crisi e che ancora oggi continua. Da quell’evento nacque “ARRIVANO LE BEFANE” uno spettacolo realizzato con la “Compagnia dei Folli” che abbiamo portato in giro per oltre dieci anni in varie parti d’Italia (vedi spazio apposito in questo sito). Qualche anno fa ho ripreso l’idea dell’evento attesa/arrivo per la Città di Porto San Giorgio, ridisegnandolo completamente, con spettacoli nelle piazze e un “Carro” della Befana che arriva a concludere l’evento. C’è un trattore che, tramite imbracatura, solleva e fa volare una Befana sopra la testa di tutti e tante altre a terra che ballano e la accompagnano, poi, in Piazza, come tradizione vuole, caramelle a volontà.

Altro capitolo è stata LA CASA DELLA BEFANA, un pezzo della più complessa architettura del progetto di arredo urbano sul Natale. La prima “casa” fu aperta al pubblico a Porto San Giorgio, nell’ambito di “UN MARE DI NATALE”, correva l’anno 1991, era il giorno 7 dicembre. Una casa del vecchio incasato, nel Rione Castello, era stata completamente allestita, si procedeva a senso unico, con un’entrata ed un’uscita. All’inizio c’era una vecchia cucina con pentole e arnesi vari: una catasta di scarpe rotte, un minaccioso cumulo di carbone e luci appropriate, poi si passava nella camera da letto, luogo onirico, realizzato con le luci di wood e colori fluorescenti che facevano galleggiare stelle e pianeti, per arrivare infine al soggiorno dove, su un imponente trono realizzato dall’artista Giovanni Ercoli, c’era lei, la vecchia Signora, immersa in oggetti color pastello che accoglieva tutti i visitatori, parlava, regalava dolci, invitava a scrivere la lettera e faceva sgranare gli occhi di tutti i bambini. File chilometriche di gente affollarono il vecchio nucleo di Porto San Giorgio nei fine settimana e l’iniziativa ebbe un successo davvero clamoroso. Tutte le reti RAI nazionali intervennero, i giornali ne parlarono e la gente continuò ad affluire. Il successo bisogna poi saperlo gestire e in questo caso si fece esattamente il contrario di quello che si doveva. Il Comune lasciò il progetto alla locale Confcommercio che, avendone intravisto le potenzialità, parlava di una “casa” da tenere aperta tutto l’anno, possibile meta di turismo scolastico e via dicendo e in coda a questi propositi, pian piano, cominciò a pensare e a credere che il progetto fosse suo e non di un altro che l’aveva ideato e realizzato. Personalmente non sono mai stato accomodante in fatto di paternità delle idee e ben presto si arrivò alla rottura. Risultato, fine di ogni buon proposito e chiusura della “casa”. Negli anni successivi ad Urbania, nel pesarese, crearono quello che ancora oggi è un grande evento legato alla Befana, che abbraccia l’intero paese e porta migliaia di turisti, se a Porto San Giorgio in quel lontano 1991 il Comune non avesse dato in mano quel germoglio a delle persone incompetenti, oggi avremmo certamente avuto ben altri risultati.