I teatri del mondo 1990/2016

“I Teatri del Mondo” meriterebbero un sito specifico per raccontare la loro storia, tanto essa è esemplare. Cominciamo con le origini.
Nel 1988 Marco Renzi ideò un “Festival Internazionale del Teatro per Ragazzi”, così si chiamava la manifestazione, facendone una prima edizione nel Comune di Montegiorgio (FM). A quel tempo in Italia c’erano poche iniziative analoghe: una a Muggia, ultimo lembo d’ Italia prima della Slovenia, e un’ altra a Torino, manifestazioni che di lì a poco avrebbero cessato la loro attività. Di seguito il manifesto del 1988.

L’ intuizione fu quella di mettere in campo un progetto che non avesse uguali nel Centro Italia e che potesse nel tempo affermarsi con una propria e forte identità.  L’ anno successivo, 1989, il Comune di Montegiorgio, che nel frattempo aveva cambiato amministrazione, non diede continuità all’ idea e il festival morì sul nascere. Nello stesso anno Marco Renzi propose il progetto alla Città di Porto Sant’ Elpidio, che a quel tempo, sulla carta geografica delle iniziative culturali, semplicemente non esisteva. Assessore alla Cultura era Gianni Battilà e dirigente dell’ Ufficio Cultura Giuseppe Nuciari, entrambi colsero al volo le potenzialità della manifestazione e soprattutto la possibilità di legarla allo sviluppo di una Città che fino ad allora non aveva fatto che produrre calzature, affermandosi come centro artigianale nel settore.
Porto Sant’ Elpidio è cambiata negli anni, modernizzandosi, aprendosi al turismo, inaugurando un suo Teatro e legando la sua identità culturale al festival del teatro per ragazzi che l’ ha fatta conoscere in tutta Italia.
La prima edizione fu fatta nel Luglio del 1990.
Pertanto l’ideatore de “I Teatri del Mondo” è Marco Renzi. Fondatori sono lo stesso Marco Renzi insieme a Gianni Battilà e Giuseppe Nuciari.
Questa è la storia e la verità che nessuno potrà mai nascondere.
Nonostante i goffi tentativi di occultare lo stato delle cose, che un manipolo di avventori continua a fare, la realtà racconta quello che vi ho detto.
Se andate nell’ attuale sito del festival www.iteatridelmondo.it , non troverete scritta da nessuna parte la verità, come se volessero far credere che loro hanno pensato e cresciuto il festival, lo stesso che oggi, dopo anni di splendore, è ridotto a poco più di una festicciola di paese. Ho diffidato con lettera il Comune di Porto Sant’ Elpidio a diffondere notizie diverse da quelle che ho scritto, allegando delibere del tempo che parlano chiaro e se continueranno a dire il falso non esiterò a procedere per vie legali.
Ho lasciato il festival nel 2016, dopo ventisette anni di direzione artistica, grazie ad un golpe, capeggiato ovviamente da chi lavorava nella mia stessa struttura, la storia non si smentisce mai, da allora hanno fatto le acrobazie più impensate per non nominarmi mai, sono arrivati a trovare le ragioni più incredibili per raccontare di come il festival è nato, manca solo che scrivano che l’ ha portato la cicogna e l’ elenco sarebbe completo.
Come tutto questo è accaduto è una storia ancora più complessa, dove si intrecciano le frustrazioni di persone che lavoravano al mio fianco e che non avendo il coraggio di intraprendere proprie strade hanno aspettato il momento giusto, o meglio, il Sindaco giusto, per rovesciare la direzione, niente di nuovo sotto la luce del sole.
La cosa ancora più vergognosa è che hanno cercato di appropriarsi di tanta della progettualità che lentamente avevo seminato nel festival, trasformandolo di anno in anno, fino a farlo diventare un progetto interregionale con adesioni di diverse Città, perché quello era il disegno che stavo perseguendo, non più un festival solo di Porto Sant’ Elpidio ma di più soggetti che avessero voluto condividerne le finalità, quello che poi ha preso corpo in MARAMEO, il nuovo festival che a cui ho dato vita e al quale aderiscono una diversità di Regioni e Comuni (cinque nell’edizione 2023, con quarantatre Comuni aderenti) ed anche con una pluralità di direzioni artistiche.
Sono riuscito a sottrarre alla furia dei barbari alcuni progetti a cui tenevo molto: PREMIO NAZIONALE OTELLO SARZI, la Vetrina PALLA AL CENTRO, TEATRI SENZA FRONTIERE, la FESTA NAZIONALE DI UTOPIA, altri sono rimasti sul campo e loro credono, e si comportano, come se fossero frutto della propria intelligenza.
Hanno cercato di impossessarsi di tutto come se avessero disegnato quei progetti facendoli crescere negli anni con cura, passione ed amore. Senza vergogna hanno chiamato Isabelle Roth, vedova di Otello Sarzi, chiedendo un suo benestare al passaggio delle consegne, Isabelle sà che quel premio l’ho creato insieme ad Otello nel 1995, quando era ancora in vita, e sà quanto lavoro è stato fatto per farlo crescere, di conseguenza li ha mandati laddove meritano di stare.
Stessa cosa è accaduta con PALLA AL CENTRO, un progetto che è nato prima come sola vetrina della Regione Marche, che poi ho condiviso con l’ Abruzzo e l’ Umbria e che oggi continua con un calendario annuale itinerante nelle tre Regioni. Anche qui si sono fatti avanti, come se fosse la cosa più normale di questo mondo, un innocente avvicendamento, e anche in questo caso hanno avuto lo stesso trattamento, l’ unico che meritano.
Per TEATRI SENZA FRONTIERE non è stato necessario erigere alcuna barricata, è un progetto che vola così in alto che non riescono neppure a concepirlo. Ogni anno, un equipe di professionisti del teatro ragazzi italiano, provenienti da diverse compagnie del nord come del sud Italia, dedicano venti giorni del loro lavoro ad allestire spettacoli e laboratori in zone sfortunate del mondo, per affermare come il teatro possa essere uno strumento formidabile di comunicazione, solidarietà ed amicizia tra i popoli. Troverete maggiori informazioni su questo progetto nello spazio specifico che questo sito gli dedica.

Quello che è rimasto sul campo, ostaggio dei barbari, è “Artisti per il Festival”, tramite il quale ho regalato alla Città
disegni originali, divenuti di anno in anno manifesti, di firme straordinarie quali: Emanuele Luzzati, Bruno Munari, Enrico Baj, Altan, Dario Fo, Oliviero Toscani, fino a Carlo Rambaldi, il disegnatore di ET. Nomi e livelli che dal 2016 in avanti nessuno ha più ricordato, ho lasciato in dote anche il manifesto del 2017 che avevo già concordato l’ anno prima e poi il buio.

Affinchè qualcuno non si appenda medaglie che non gli appartengono, si sappia che sono uscite da questo sacco le seguenti idee:
a) Il nome I TEATRI DEL MONDO;
b) il periodo in cui collocarsi;
c) il nome di Teatri come: Teatro dell’ Orologio, Teatro della Pineta, Teatro del Mare;
c) l’ idea di fare i laboratori al mattino a Villa Baruchello, gli spettacoli di pomeriggio alla Pineta Nord e alla sera a Villa Murri;
d) l’istituire una GIURIA DEI RAGAZZI, e soprattutto legare il Premio al nome di Gianni Battilà;
f) il “Premio Porto Sant’Elpidio Città dei Bambini”, che oggi promuovono, altro non è che l’esatta fotocopia del PREMIO NAZIONALE OTELLO SARZI, qualcuno ha suggerito loro di cambiargli nome e così, senza pudore, sono andati avanti.
Il tempo è sempre galantuomo e presto o tardi la Città verrà liberata da questi improvvisatori armati solo di invidia e privi di qualsiasi idea degna di questo nome.