Pellegrino del Brunforte

La sede che il Comune di Fermo ci assegnò per operare stava in Via Brunforte, una delle più belle e ampie salite storiche della Città, subito dentro Porta Santa Caterina. Erano spazi dismessi di un ex asilo dei vecchi poveri che avevamo provveduto a risistemare e adattare alle nostre esigenze. Avevamo degli stanzoni immensi adatti a fare esercizi e laboratori, per saperne di più su questi primi anni ruggenti, sempre su questo sito , è possibile leggere il capitolo “la preistoria”. Avevamo occupato due stanzoni di circa 15 metri per 8, uno adibito a deposito e l’altro a sala prove, ne restavano ancora tanti altri liberi e dopo qualche anno decidemmo di aprire in uno di questi un locale, con una programmazione culturale che spaziasse tra cinema, teatro, poesia, musica e arti visive. Con Gianfranco Lattanzi e Livio Mandolesi cominciammo i lavori investendo quel poco che avevamo. Nacque così IL PELLEGRINO DEL BRUNFORTE, il primo spazio a Fermo che coniugava cibo, socialità e attività culturali. L’impresa fu portata a termine e il locale aprì con un memorabiole concerto jazz di Andrea Strappa. Furono varate stagioni e calendari trimestrali, con cicli di film d’autore proiettati in 16 mm, concerti, reading di poesia e piccoli spettacoli di teatro. La gente veniva e anche nelle serate dove non c’era programmazione si trovava sempre qualcuno che aveva voglia di suonare. C’erano a disposizione un pianoforte verticale, chitarre e percussioni. Il Pellegrino del Brunforte cominciò a funzionare bene, stavamo aperti solo nei fine settimana e svolgeva il compito per cui era stato creatro, promuovere cultura e fornire una base economica ai tre  che l’avevano creato, affinchè potessero continuare a fare teatro. Poi accadde quello che nessuno aveva previsto, pian piano il locale divenne punto di ritrovo di tutta la tossicodipendenza della Provincia e oltre, per un periodo i due popoli cercarono una serena convivenza ma alla fine vinsero gli eroi della canna sempre e ovunque. Il Pellegrino del Brunforte chiuse dopo due stagioni, una sera d’inverno, quando una rissa tra spacciatori trasformò lo spazio in un saloon del vecchio west, con sedie che volavano e gente che scappava. Peccato, resta comunque il tentativo e la visione.

Nelle immagini sottostanti alcuni momenti di attività nel locale.