Icaro nelle stanze della giostra

La nuova compagnia, nata con una forte vocazione verso il teatro per le nuove generazioni, esordisce con uno spettacolo/evento rivolto ai giovani delle Scuoole Superiori e al pubblico degli adulti, un lavoro ancora sul rapporto tra Teatro e Arti Visive. L’opera di due pittori: Paolo de Santi e Gaetano Ricci, intrecciata con un’azione teatrale cucita come un vestito sulle opere stesse. Tanti i ricordi legati a questo progetto per noi immenso, basti pensare che per trasportarlo occorrevano due furgoni, una giornata di allestimento e tanto lavoro. Il mio personaggio era quello di Noè, avevo una valigia/scultura realizzata dai due artisti che aprendosi mostrava un’infinità di sacchetti piena di semi di tutte le piante. Arrivavo in scena dall’esterno, grondande di acqua, con Paolo che fuori dalla porta mi inzuppava a dovere con un innaffiatore, bussavo con vigore chiedendo che qualcuno aprisse, mentre con l’altra mano tenevo ferma la maniglia. Dentro, dopo attimi di smarrimento, c’era sempre qualcuno che si alzava e interveniva in soccorso, e più lui cercava di aprire e più io imploravo di farlo in fretta, tenenedo ancora più stretta la presa sulla maniglia, finchè mollavo ed entravo in Sala, lasciando acqua lungo tutto il percorso di avvicinamento al palcoscenico.